giovedì 5 maggio 2011

Il jazz manouche (o gipsy jazz)

Il jazz manouche (o gipsy jazz) è uno degli stili del jazz. Si definisce jazz manouche quello stile musicale melodico cadenzato in cui trovano la massima espressione gli strumenti a corda (chitarre, bassi, violini...), tipico delle band tzigane. Questo genere musicale trae la sua origine dall'irripetibile esperienza artistica del chitarrista Django Reinhardt, che ne è considerato l'ideatore e il suo massimo esponente: egli ha reso possibile l'unione tra l'antica tradizione musicale zingara del ceppo dei Manouches e il jazz americano.

Il frutto di questa unione è un genere che coniuga la sonorità e la creatività espressiva dello swing degli anni '30 con il filone musicale del valse musette francese ed il virtuosismo eclettico tzigano.

Il gipsy jazz ha continuato ad evolversi per tutto il corso del secolo scorso ed ancora oggi continua ad affascinare i tanti appassionati. Tra i contemporanei vi sono Bireli Lagrene, Romane, Angelo Debarre, Stochelo Rosenberg, Manomanouche ed altri.





Il gypsy sta tornando di moda, offre una visione dell'improvvisazione opposta a certo jazz (quello più classico), è musica estremamente popolare (zingara): si parla di improvvisare sugli accordi e non sulla tonalità, quindi si usano prevalentemente arpeggi e questo colora molto la musica, aggiungici che il tutto è sempre in levare swingato e che le strutture dei brani son molto semplici, pochi accordi in AABA, e capirai quanto questo genere sia il sogno di ogni chitarrista (sassofonista ecc) che ama l'improvvisazione libera.

Consigliatissime le canzoni di Django come “Minor Swing” (utilizzata anche come colonna sonora in una parte del film “Chocolat”), ”J'attendrai” e “Nuages”; ma anche canzoni folk come “Les Yeux Noirs”, “Latcho Drom” e “O Pati Naschella”.

l Gypsy Jazz ha avuto origine in Francia, nei primi anni '30, ed ha avuto come fondatore un certo Django Reinhardt, uno zingaro proveniente dal Belgio.

Dopo un lungo girovagare per l'Europa, il suo gruppo nomade si fermò alla periferia di Parigi, dove Django risiederà per quasi tutta la sua carriera. Quando era giovane, era successo un fatto che cambiò radicalmente la sua carriera: la roulotte della famiglia fu divorata da un incendio; Django riportò gravi ustioni, tanto da perdere l'uso della gamba destra e di parte della mano sinistra (l'anulare e il mignolo, distrutti dal fuoco, furono saldati insieme dalla cicatrizzazione).

Reinhardt dovette abbandonare quindi il banjo (strumento che fino a quel momento suonava) per dedicarsi alla chitarra, molto più facile e morbida da suonare. Forse anche la sua menomazione ha contribuito a far sì che il suono che esprimeva con ogni nota fosse unico ed inimitabile. Anni dopo anche Toni Iommi, grande chitarrista dei Black Sabbath, affrontando lo stesso problema di menomazione avrebbe preso spunto da lui per continuare a suonare.

Questo genere musicale in Francia è comunemente chiamato “Manouche”. Il nome deriva dal ceppo zingaro dei manouche, detti anche Sinti. In questi gruppi di nomadi lo stile musicale veniva tramandato oralmente di generazione in generazione, dal padre al figlio, proprio perché non era usuale scrivere spartiti o cose simili.







La strumentazione è prevalentemente acustica, e la line-up standard (quella ad esempio del “Quintette Du Hot Club”, gruppo dove Django ha suonato per alcuni anni) è composta da due chitarre ritmiche, un violino,un contrabbasso e una chitarra solista; questa struttura è poi soggetta a variazioni in base al numero di musicisti.

La tecnica è particolare e differisce da altri generi musicali, infatti non è presente la batteria, e il ritmo viene dato dalle chitarre ritmiche con una particolare tecnica chiamata “la pompe”.

È un genere molto complesso essendo un sottogenere del jazz, e ovviamente la parte di improvvisazione è fondamentale. Le due chitarre ritmiche danno un accento percussivo e ritmato, che fa da sottofondo alla parte melodica della chitarra solista, che propone il tema principale.

Il Gypsy è definito anche “jazz europeo”, perché è sì nato in Francia, ma, essendo stato sviluppato dagli zingari, che come sappiamo sono nomadi, ha acquisito le culture musicali dei posti più svariati. Si può insomma dire che questo genere sia un mix delle culture musicali di tutta Europa, e non solo.

Molti brani di questo genere sono pezzi appartenenti alla discografia di Django, ma anche pezzi folk di vari luoghi europei riarrangiati in chiave Gypsy, oppure “standard jazz” (brani pop degli anni '20 e '30) anch'essi rivisti e adattati a questo genere.

Da ascoltare poi stupendi standard come il motivetto “All of me”, la virtuosistica “After you've gone” e ”Caravan”.



Il Gipsy Jazz ha continuato ad evolversi per tutto il corso del secolo scorso ed ancora oggi continua ad affascinare tanti appassionati. È importante ricordare che è stato ed è ancora oggi molto influenzabile da altri stili musicali, quali il flamenco o lo swing.

E non è affatto un genere morto e sepolto... anzi! Artisti contemporanei come The Rosenberg Trio, Bireli Lagrene, Angelo Debarre, Tchavolo Schmitt, Romane, Fapy Lafertin e l'italiano Dario Pinelli stanno portando avanti la tradizione del genere in modo magistrale (ascoltare per credere!).

Questa musica trasmette emozioni diverse in ogni pezzo che si ascolta, ha il potere di accompagnarti in viaggi stupendi tra atmosfere romantiche e sognanti, rivelando ogni volta sfumature e sensazioni che l'ascolto precedente non era stato in grado di percepire.

Una calda giornata afosa di mezza estate o una tempesta appena placatasi, un fanciullo che gioca nel cortile di casa o il motivetto alla radio che accompagna una partita a carte in un bar semideserto: tutto questo è quello che il Gypsy trasmette, sensazioni, figure e paesaggi diversi che si incontrano con suoni e melodie inconfondibili.

E allora il mondo diventa quello della tranquillità e della spensieratezza, un mondo che oggi non esiste più, un mondo che questa musica riesce a ricreare alla perfezione, e anche se non lo si è vissuto, lo riesce a far divenire nostro... Almeno per il tempo di una canzone.


Django Reinhardt
Joseph Reinhardt
Bireli Lagrene
Angelo Debarre
Stochelo Rosenberg
Dario Pinelli
Joscho Stephan
Stéphane Grappelli
Caravan Palace





http://it.wikipedia.org/wiki/Jazz_manouche

http://en.wikipedia.org/wiki/Gypsy_jazz



http://www.djangoreinhardt.it/home.htm

Trovate la serata jazz qui

1 commento:

  1. Il complesso "accordi disaccordi" è un rappresentante geniale di questo tipo di musica !

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