venerdì 4 dicembre 2009

Novecento

I Novecento sono un gruppo musicale italiano di musica pop, jazz e funky, molto attivo negli anni '80 e '90 e tornato in vetta alle classifiche nel 2008 con il singolo Cry dopo quasi un decennio di silenzio in cui la formazione si è dedicata alla produzione di artisti stranieri.


La nascita ufficiale del gruppo risale al 1984. La band è formata dai fratelli Pino, Lino e Rossana Nicolosi a cui si aggiunge la cantante Dora Carofiglio (che successivamente diventerà moglie di Lino). In via informale i quattro suonano insieme già dal 1977 (anno in cui i fratelli Nicolosi conoscono la Carofiglio). I Novecento adottano la formula di suddividersi i vari compiti musicali, cofirmando tuttavia i loro brani.
Prima fase: i primi anni e l'arrivo del successo (1984-1997)

I primi riconoscimenti arrivano durante i loro primi concerti nei club cittadini dove riescono a ricreare atmosfere internazionali durante l'esecuzione dei loro brani grazie ad arrangiamenti semplici e incisivi, lasciando trasparire le influenze jazz, funky e pop di cantanti come Al Jarreau, Stevie Wonder, Chaka Khan, Genesis e Pink Floyd.

Contemporaneamente allestiscono un proprio studio di registrazione, autoproducendo alcuni album la cui distribuzione viene poi affidata a importanti etichette italiane dell'epoca (Five Records, Baby Records, etc.) ed internazionali (WEA, Warner Music, ZTT, etc.).

Il loro primo successo arriva nel 1984: il singolo Movin'on spopola le classifiche italiane con quasi 100.000 copie vendute[1] e la vincita del premio "Miglior rivelazione" assegnato dalla trasmissione televisiva Azzurro '84. Alla fine dello stesso anno esce il singolo The only one e il loro primo album: Novecento.

Nel 1986 il singolo Excessive love viene adottato come jingle per la pubblicità televisiva di una famosa marca di yogurt: questo evento spalanca ai Novecento le porte della produzione degli spot pubblicitari, con molte richieste di produzione di brani originali. Ma il 1986 è anche l'anno del loro secondo album: Dreamland.

Iniziano le partecipazioni stabili a importanti trasmissioni televisive (come il Festivalbar) e radiofoniche, si susseguono tourné (prevalentemente estive), video di successo e la produzione di altri album.

La seconda svolta arriva nel 1995: portati alla ribalta anche all'estero dalla Five Records, i Novecento chiudono un contratto con la ZTT, una tra le più prestigiose case discografiche anglosassoni distribuita dalla Warner Music e, successivamente, con la prestigiosa etichetta statunitense Atlantic.

Il 1997 segna la fine della prima fase artistica dei Novecento: esce l'album C'è un mondo che (l'unico con testi in italiano) ed inizia la loro fase di produttori.
Seconda fase: un nuovo inizio (1998-2002)

Nel 1998 aprono un nuovo studio di registrazione a San Giuliano, città dove risiedono. Questa seconda fase vede i Novecento avvicinarsi molto alla musica jazz: iniziano a produrre artisti internazionali provenienti dal soul e dal funk interessandosi anche degli arrangiamenti.

Producono per Billy Preston l'album You and I che li vede anche come musicisti e arrangiatori. Segue l'album Collection per Osibisa e The Best per i Delegation. Nel 2001 è la volta di Drum'n voice del batterista Billy Cohban: l'album riscuote un enorme successo, tanto da venire distribuito a livello internazionale da ben 24 consorelle della Sony.

In quegli anni nasce ufficialmente la Nicolosi Productions che nel corso degli anni si aggiudica prestigiose produzioni internazionali: Live Takes di Toots Thielemans, In Harmony's way di Jeff Berlin, The things I see di Gary Husband.

Questo periodo di successi si conclude con il loro album Featuring dove i Novecento ripropongono con arrangiamenti soul e jazz molte canzoni degli album prodotti e arrangiati in quegli anni.
Terza fase: il ritorno come band (2008)

Nella primavera del 2008 esce il singolo Cry che scala la vetta della classifica italiana dei singoli e diventa in pochi giorni il brano più scaricato da iTunes.[2] Segue a pochi mesi di distanza Stop the time, altro singolo di successo,[3] entrambi anticipatori dell'album Secret.
Formazione

La formazione della band è sempre rimasta invariata dal 1984 ad oggi:

* Lino Nicolosi (Chitarra)
* Rossana Nicolosi (Basso)
* Pino Nicolosi (Tastiere)
* Dora Carofiglio (Voce)

Discografia
Album studio

* 1984 - Novecento
* 1986 - Dreamland
* 1989 - Shine
* 1991 - Leaving now
* 1992 - Necessary
* 1997 - C'è un mondo che
* 2002 - Featuring
* 2008 - Secret

Wikipedia: Novecento

martedì 24 novembre 2009

Earl Hines' Louise

CAN'T U SEE by Rashid Bhikha featuring Abdul-Malik Ahmad

Ahmed Abdullah's Diaspora(Dispersions of the Spirit of Ra)

Abdullah Ibrahim - Desert Air

Sotto le stelle del jazz - Paolo Conte

Jazz Session [Nicola Arigliano - Franco Cerri - Gianni Basso - Bruno De Filippi

Jazz Session [Nicola Arigliano - Franco Cerri - Gianni Basso - Bruno De Filippi Video (Sanremo 4 Marzo 2005)]


Eric Clapton - Layla (jazz version)

Aristogatti Tutti quanti vogliono fare jazz

GALLIANO/PADUART/KATCHE/BONA







sabato 14 novembre 2009

Alice Ricciardi

Alice Ricciardi, è l'unica italiana che ha inciso per la Blue Note-Emi ( una delle etichette discografiche dei miti del jazz)


http://www.myspace.com/alicericciardi














giovedì 12 novembre 2009

atlantic five jazz band

http://musicaitaliana.tv/jazz/

The Manhattan Transfer

The Manhattan Transfer è un gruppo vocale statunitense, fondato nel 1969 da Tim Hauser (Troy, New York City 12 dicembre 1941) insieme alla vocalist Laurel Massè.

Il primo album del gruppo, del 1971, si intitolò Jukin' e fu un discreto successo. Qualche settimana dopo, Hauser incontrò ad un party Janis Siegel (Brooklyn, New York 1952) e, sebbene lei facesse parte di un altro gruppo musicale, la convinse ad entrare a far parte del suo.

Dopo qualche tempo, Hauser conobbe il talento artistico di Alan Paul (Newark, New Jersey 23 novembre 1949), in quel periodo tra i protagonisti a Broadway del celebre musical Grease. Quando Alan Paul accettò di far parte del gruppo di Hauser, I Manhattan Transfer erano finalmente una band vera. La band inizialmente si occupò prevalentemente di riproporre classici del jazz degli anni 40. La loro cover del 1977 di Chanson D'Amour, arrivò al primo posto nel Regno Unito.

La scalata al successo iniziò con l'album del 1975 The Manhattan Transfer, anche se fu un successo soprattutto europeo. I successivi album Coming Out (1976), Pastiche (1978) e The Manhattan Transfer Live (1978) ottennero ancora un buon successo. Nel 1978 Laurel Massè ebbe un gravissimo incidente stradale e decise di lasciare il gruppo (successivamente avrebbe ricominciato a cantare, ottenendo un buon successo da solista). La Massè fu sostituita dalla voce di Cheryl Bentyne (1954), di Seattle.

Nel 1979, con l'album Extension, il gruppo raggiunse il definitivo successo, ribadito dal successivo Mecca for Moderns del 1981. Un approccio più jazzistico si rivelò in Bodies and Souls del 1983 e fu ancora più marcato nei due lavori successivi, Vocalese e Bop Doo Wopp del 1985. Vocalese fu candidato ai Grammy Awards in ben 12 categorie, primato superato solo da Thriller di Michael Jackson.

Del 1987 fu l'album Brasil che ebbe un successo mondiale di grande rilevanza. Nel 1992, il gruppo tentò una revisione del proprio stile con l'album The Offbeat Of Avenues. Sono seguiti, poi, numerosi album live, raccolte ed alcuni successi come Tonin' del 1995, Swing del 1997 e, soprattutto, Vibrate del 2004.The Manhattan Transfer è un gruppo che, ancora oggi, mantiene un buon successo sia di vendita che nei concerti.

continua a leggere qui...

Sito Ufficiale dei The Manhattan Transfer

La loro storia (In inglese)

Da vedere e ascoltare







The Manhattan Transfer - The Offbeat Of Avenues

The Manhattan Transfer - A World Apart

martedì 10 novembre 2009

Dexter (Keith) Gordon

Dexter (Keith) Gordon (27 febbraio 1923 – 25 aprile 1990) è stato un sassofonista statunitense.

Fu un musicista jazz statunitense, virtuoso del sassofono tenore. Considerato uno dei padri del bebop, il suo percorso musicale è costellato di collaborazioni preziose : Lionel Hampton, Tadd Dameron, Charles Mingus, Louis Armstrong, Dizzy Gillespie, nonché Billy Eckstine nella cui orchestra entrò nel 1943.
Dexter Gordon live in Amsterdam (1980)

Il suono che Gordon riusciva ad ottenere era pieno e spazioso (una caratteristica in parte dovuta al suo fisico imponente[1]) e la sua tendenza a suonare laid back, vale a dire dietro al tempo.

A 17 anni Gordon debuttò nell'orchestra di Lionel Hampton, a 20 anni venne chiamato nella formazione di Louis Armstrong, ma il suo vero maestro fu Lester Young, che influenzò fortemente il suo stile. Pur senza introdurre fondamentali innovazioni linguistiche (come fecero Charlie Parker o John Coltrane), Dexter Gordon ha lasciato un'eredità tecnica e stilistica chiaramente individuabile in molti sassofonisti jazz contemporanei, specialmente per quello che riguarda la sua interpretazione delle ballads[2]. Il produttore Ira Gitler, nelle note di copertina dell'album Doin' all right, afferma che lo stile di Gordon nei primi anni influenzò tanto Coltrane quanto Sonny Rollins, e che egli sarebbe stato poi influenzato da loro.

Dopo aver lavorato con Charlie Parker a New York, il suo nome diventò famosissimo nell'ambiente. Verso la fine degli anni '50, l'avvento del cool jazz lo fece lentamente scomparire dalla scena. Tra un ingresso e l'altro in carcere per reati connessi alla droga, Gordon cominciò ad avere seri problemi di alcolismo che comportarono il suo inesorabile declino.

Nel 1962 intraprese un lungo "esilio" in Europa, dove trascorse 15 anni suonando e vivendo principalmente a Parigi e Copenaghen, e collaborando regolarmente con alcuni jazzmen espatriati quale Bud Powell, Freddie Hubbard, Bobby Hutcherson, Kenny Drew, Horace Parlan e Billy Higgins.

Occasionalmente tornò negli Stati Uniti per registrare molti degli album usciti sotto il suo nome, ma sono i sette album che ha registrato per la Blue Note Records negli anni sessanta (Doin' Allright, Dexter Calling..., Go, A Swingin' Affair, Our Man in Paris, One Flight Up, e Gettin' Around) ad essere considerati le sue opere migliori.

Il ritorno negli Stati Uniti avvenne nel 1976. L'esibizione di quell'anno al Village Vanguard di New York fu un nuovo inizio dal punto di vista sia discografico che artistico, e la critica finalmente lo riconobbe come uno dei migliori sassofonisti jazz.

L'improvvisa crescita di popolarità di Dexter Gordon solleticò le attenzioni della Columbia Records: il fatto che la nota etichetta si interessasse al jazz acustico "tradizionale" piuttosto che agli stili commerciali che erano comunque stati promossi durante la prima parte degli anni settanta fu vista come una svolta nella discografia mondiale del jazz.

Mentre era in prigione per possesso di eroina, Gordon divenne un appassionato di cinema, e per questo nel 1986 accettò con entusiasmo di interpretare la parte del protagonista in Round Midnight - A mezzanotte circa diretto da Bertrand Tavernier e ispirato alla vita di Bud Powell e Lester Young.

Attraverso la foto scattatagli da Herman Leonard al Royal Roost nel 1948, Dexter Gordon è divenuto parte integrante dell'iconografia del jazz.

Fra i successi e le soddisfazioni personali, la storia di Gordon può annoverare una candidatura dalla Awards Academy come miglior attore protagonista ed una come miglior musicista dell'anno 1978 e 1980.

Morì il 25 aprile del 1990 all'età di 67 anni.

http://it.wikipedia.org/wiki/Dexter_Gordon

http://www.dextergordon.com/








New York Voices

Questo eccezionale gruppo è nat nel 1987 composto da
Darmon Meader, Peter Eldridge, Kim Nazarian, Caprice Fox and Sara Krieger.
sono ritenuti gli eredi dei Manhattan Transfer e di tutto quel filone di gruppi vocali come Lambert, Hendricks and Ross, Singers Unlimited o Take Six che dagli anni Cinquanta ripropongono il jazz in arrangiamenti polifonici.
Hanno un repertorio completo in grado di supportare l' accompagnamento di una vera orchestra sinfonica. Cosa che in America fanno abitualmente con formazioni come i Boston Pops o i "Philly Pops"


http://www.newyorkvoices.com/

http://www.myspace.com/officialnewyorkvoices

Still Crazy After All These Years / New York Voices

New York Voices Java Jazz Festival 2009

New York Voices

Mia Martini Gente distratta (live 1991)

Una preziosissima chicca per chi ama il jazz: uno dei brani più belli di Pino Daniele in versione live nel tour jazz del 1991.

domenica 8 novembre 2009

tuck and patti

http://www.tuckandpatti.com/

Tuck & Patti - I was born to love you

Tuck & Patty - Summertime Blues Festival 1995

Tuck & Patty "My Romance" - porto sant'elpidio -

Tuck & Patti - One For All

Tuck & Patti Live

Tuck & Patti Live

Tiziana Ghiglioni, Enrico Rava & friends 1989 - Roccella Jonica Jazz Festival

http://www.myspace.com/tizianaghiglioni
http://www.youtube.com/user/tizianaghiglioni

Tiziana Ghiglioni - MiTo Jazz 2007

Tiziana Ghiglioni - MiTo Jazz 2007

Hoooo...Jazz ! : Tiziana Ghiglioni

Tiziana Ghiglioni and Luca Flores - Lush Life

T. Ghiglioni, ciao amore ciao

T. Ghiglioni, ciao amore ciao

Ho capito che ti amo - Tiziana Ghiglioni

Ho capito che ti amo - Tiziana Ghiglioni

Via con me (It´s wonderful). Paolo Conte.

Via con me (It´s wonderful). Paolo Conte.

Sotto le stelle del jazz - Paolo Conte

Sotto le stelle del jazz - Paolo Conte

Paolo Conte interpreta durante un concierto en Amsterdam una canción en la que evoca los primeros contactos de su generación con el jazz, influencia que a él le ha convertido en uno de los cantautores más originales del mundo.

Dave Brubeck - Piano
Gerry Mulligan - Baritone Sax
Jack Six - Bass
Alan Dawson - Drums



Gerry Mulligan - Five Brothers

Five Brothers par Gerry Mulligan à Stockholm en 1980

Gerry Mulligan (bs), Don Trenner (p), Peter Axelsson Sorvag (b), Ronnie Gardiner (dr)

Gerry Mulligan - Satin Doll

Gerry Mulligan - Satin Doll 1987

Ascolta Wynton Marsalis " Django" (1984)

Ascolta Wynton Marsalis " Django" (1984)

Wynton Marsalis " Django" (1984)

From his 1984 album "Hot House Flowers". Wynton Learson Marsalis (born October 18, 1961 in New Orleans, Louisiana) is an American trumpeter and composer. He is among the most prominent jazz musicians of the modern era and is also a well-known instrumentalist in classical music. He is also the Musical Director of Jazz at Lincoln Center. A compilation of his series of inspirational letters to a young jazz musical student, named Anthony, has been published as To a Young Jazz Musician.

Marsalis has made his reputation with a combination of skill in jazz performance and composition, a sophisticated yet earthy and hip personal style, an impressive knowledge of jazz and jazz history, and skill as a virtuoso classical trumpeter. As of 2006, he has made sixteen classical and more than thirty jazz recordings, has been awarded nine Grammys between the genres, and has been awarded the Pulitzer Prize for Music for his epic oratorio, "Blood on the Fields", which is on the subject of slavery. The first time it has been awarded for a jazz recording.

Wynton Marsalis Septet - Happy Birthday

Wynton Marsalis Septet - Happy Birthday


Wynton Marsalis - Trumpet
Wes Anderson - Saxophone
Wycliffe Gordon - Trombone
Victor Goines - Clarinet
Marcus Roberts - Piano
Reginald Veal - Bass
Herlin Riley - Drums

Gerry Mulligan "The Shadow Of Your Smile

Ascolta
Gerry Mulligan "The Shadow Of Your Smile" (1965)
Gerald Joseph "Gerry" Mulligan (April 6, 1927 January 20, 1996)

The most famous and probably greatest jazz baritonist of all time, Gerry Mulligan was a giant. A flexible soloist who was always ready to jam with anyone from Dixielanders to the most advanced boppers, Mulligan brought a somewhat revolutionary light sound to his potentially awkward and brutal horn and played with the speed and dexterity of an altoist.

Mulligan started on the piano before learning clarinet and the various saxophones. His initial reputation was as an arranger.